Dadati smonta “Amorizzazioni” di Suse Vetterlein.

Glamour.it – Gabriele Dadati, 23 luglio 2012

pagina originale

Esiste il mondo ed esistono le imitazioni del mondo. Fin qui ci siamo. E ancora, tanto per prendere una certa porzione di mondo: esiste il paesaggio ed esistono le imitazioni del paesaggio. È un’imitazione del paesaggio un dipinto, ma anche una fotografia o una ripresa cinematografica. E in fin dei conti anche un giardino – fatto secondo logica umana, chiuso dentro precisi confini, con un suo momento di costituzione e uno, più in là nel tempo, di dismissione – è un’imitazione di paesaggio, o meglio una sua stilizzazione e ricomposizione.

Tuttavia, per conto mio, le imitazioni sono tanto più divertenti quanto più esibiscono la loro natura di imitazioni. L’Italia in Miniatura, così ben fatta e così evidentemente falsa, è bellissima, ma anche le bocce di neve ricordo di Venezia, di Roma o di dove si vuole, così mal fatte e così evidentemente false, sono bellissime.

Di una simile bellezza è bello il romanzo di Suse Vetterlein intitolato Amorizzazioni, stampato nell’aprile di quest’anno da VerbaVolant, prefazione di Aldo Nove ed editing di Angelo Orlando Meloni. Si narra del paese di Alpo, dove gli asini entrano in sciopero, la vita si incaglia, non ci sono più soldi in giro e gli abitanti devono trovare il modo di sfangarsela. Sembra la storia nostra di questi anni – ok, va bene, metaforicamente –, ma se fosse così l’interesse sarebbe modesto. Invece è una storia vera e propria, fatta di un lingua di plastica, falsa in maniera così palese da essere poetica. Come scrive Aldo Nove: “Un mondo troppo. Troppo colorato. Troppo vivo. Oppure troppo poco. Troppo poco genuino. Come le nostre vite”. Perché forse questa plastica gonfiabile di cui è fatto il romanzo è la stessa plastica gonfiabile di cui siamo fatti noi. Perché in fondo l’Italia in Miniatura corrisponde all’Italia vera, mica a Marte.

Così comincia l’esordio della Vetterlein, che in tedesco ha tradotto Valeria Parrella e Antonio Scurati, Davide Longo e Tommaso Pincio: “Tutto bello bellissimo, davvero, negli Alpi belli tutti belli. Le api cantano allegre, i fiori brillano gialli, i denti di leone pure gialli ti sorridono in faccia, sempre felici tutto bene. Non ci sono problemi negli Alpi”. Più plastica di così…

Si può anche.

indietro

Comments 1

  1. Pingback: Amorizzazioni | Verbavolant Edizioni

Lascia un commento